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LA NOSTRA CONFRATERNITA - 18

Indice:
Mons. Luigi Palletti VescovoLa nostra nuova Deputazione Vincere con il bene e l'amore - Con noi la Madonna dei miracoli - Insieme per l'Etiopia -
Itinerario mistico di Santa Caterina - Questi gli appuntamenti nella nostra chiesa - U Lunaio do Baciccia - Zeughi d'aegua

 

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MONS. LUIGI PALLETTI VESCOVO

 

Genova ha un suo nuovo Vescovo: è Mons. Luigi Palletti che il Cardinale Bertone ha ordinato nella Cattedrale di san Lorenzo con la partecipazione di tutti i Vescovi della Liguria.
Il Card. Bertone, che ne ha proposto al Santo Padre la ordinazione, ha nominato suo Vescovo Ausiliare Mons. Palletti affinchè lo affiancasse - dopo essere stato Cancelliere della Curia Arcivescovile - nelle pratiche concrete della vita della Archidiocesi.
"La storia, grande e complessa, della nostra Archidiocesi - ha ricordato il Cardinale Bertone - è ora in una fase di profonda trasformazione e la vita religiosa è minacciata in ogni settore, nella fede del popolo, nello stile di vita, nelle pratiche di culto. A Genova - ha detto ancora il Cardinale ordinando il nuovo Vescovo - si evidenziano domande alle quali si deve dare risposte: dare al sacerdozio incremento di santità e di numero; diffondere con ogni mezzo l'istruzione religiosa e la cultura. Il nuovo Vicario generale, ha concluso il Cardinale, sa che il clero genovese comprende e va attuando con consapevolezza e dedizione il programma pastorale che ho proposto".
Luigi Palletti, oggi Monsignore, è nato a Genova il 29 ottobre 1956 ed è stato ordinato sacerdote dal Card. Siri nel 1983. In precedenza presso il Conservatorio Paganini aveva conseguito il diploma in pianoforte. La sua carriera ecclesiastica inizia con incarichi in parrocchia e poi in Curia dove nel 1996 è Cancelliere.

 

 

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LA NOSTRA NUOVA DEPUTAZIONE

 

La nostra Confraternita nell'assemblea generale dello scorso mese di dicembre, come previsto dallo Statuto, ha rinnovato la Deputazione eleggendone i membri che annualmente scadono.
Prima di procedere alla designazione della Commissione elettorale per gli adempimenti statutari, è stato accolto il suggerimento del Confratello Padre Grasso, al fine di accrescere la partecipazione dei Confratelli, di promuovere riunioni periodiche su temi che non è possibile, per brevità di tempo, affrontare nel corso di assemblee generali.
L'assemblea ha accolto la proposta del governatore Ecclesiastico di una ripresa, come in passato, di un ciclo di letture bibliche. Il Camerlengo ha quindi illustrato ai Confratelli, con ampie e circostanziate informazioni le proposte di bilancio preconsuntivo 2004 e di preventivo 2005, proposte approvate all'unanimità.
Prima di procedere alle operazioni di voto, di cui a parte diamo la composizione della nuova Deputazione, il Confratello Mario Maciò ha consegnato ai Governatori il testo integrale in latino della Bolla di costituzione della nostra Confraternita frutto di un lavoro di interpretazione dei caratteri del testo originale, fatto circa 40 anni fa con il compianto Rettore Mons. Angelo Bonelli, affinché lo si possa tradurre in italiano per una pubblicazione della Confraternita che ne diffonda la completa conoscenza.

 

Governatore Ecclesiastico Emerito
Corsanego Mons. Sebastiano
Governatore Ecclesiastico
Cereti Don Giovanni
Priore
Di Pasquale Mons. Angelo
Vicario
Lavagna Mons. Raffaello
   
Governatore Secolare
Urbinati Alberto
Camerlengo
Macciò Sergio Maria
Segretario
Nasti Mauro
Provveditore
Belardo Pietro

DEPUTATI ELETTI DALL'ASSEMBLEA

Antonucci Gabriele Maria Lico Antonio
Avanzi Enzo Macciò Mario 
Berri Guido Moriondo Carlo
Celsi Romano Villa Multedo Gian Maria

DEPUTATI DI NOMINA CARDINALIZIA

Chiaffarino Bernardino Magnani Pier Giuseppe
Cicardi Ernesto Tricerri Carlo

RETTORE DELLA CHIESA

Cereti Don Giovanni

 

L'ANGOLO DEL GOVERNATORE ECCLESIASTICO

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VINCERE CON IL BENE E L'AMORE

Cari Confratelli, cari Amici,

anche il 2005 lo abbiamo iniziato celebrando il 1° gennaio la giornata della pace, il cui tema per quest’anno è stato: “Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male”.
Un tema che ha richiamato alla mia mente i tanti interventi che un nostro glorioso antico Governatore Ecclesiastico, Giacomo Della Chiesa, divenuto Papa con il nome di Benedetto XV ed il cui pontificato ha coinciso con i tempi dolorosissimi della prima guerra mondiale ed il suo immediato dopoguerra, ha dedicato proprio alla pace e proprio con la stessa prospettiva. Questi numerosi interventi sono ora raccolti in un volume che ci consente di conoscere meglio e di apprezzare di più l’intensità dei suoi appelli a pregare per la pace, a porre fine alla guerra, a costruire un mondo nuovo nella riconciliazione e nella concordia, a vincere l’odio con l’amore. L’azione di Benedetto XV nel corso della prima guerra mondiale è forse ancora imperfettamente conosciuta; tra i tanti suoi interventi a me piace richiamare quella Nota di Pace ai capi dei popoli belligeranti del 1° agosto 1917, Nota che è stata irrisa, combattuta come sorgente di disfattismo per la sua condanna dell’inutile strage, e che in seguito è stata quasi dimenticata. E tuttavia chi ha studiato i famosi 14 punti del presidente americano Wilson dice che essi riprendono nella sua sostanza la Nota di papa Benedetto XV, ivi compresa la proposta di dare vita a una Societas Nationum. Ma soprattutto poi esiste un’enciclica, Pacem Dei munus, che porta la data del 23 maggio 1920, festa di Pentecoste, che alla lettura si rivela quanto mai profetica. Essa chiede ai popoli cristiani di deporre gli odi e i risentimenti, di perdonarsi reciprocamente, di riconciliarsi nella carità di Cristo e appoggia fortemente la creazione della Società delle Nazioni, chiedendo il disarmo nei diversi paesi per evitare guerre in futuro. Questa enciclica è interamente intessuta di testi biblici, soprattutto del Nuovo Testamento, molto più per esempio che la stessa Pacem in Terris, le cui argomentazioni si fondano sul diritto naturale. Papa Benedetto XV sottolinea fortissimamente la necessità di deporre gli odi e di fare una pace giusta, per consentire una vera riconciliazione fra i popoli che si sono combattuti e per evitare ulteriori tragedie per la nostra umanità. C’è quasi la premonizione di quello che sarebbe accaduto qualche anno dopo: la Germania, sentitasi umiliata dal trattato di Versailles, credette che il nazionalsocialismo le potesse ridare l’orgoglio perduto e consentirle una rivincita, preparando così la tragedia della seconda guerra mondiale. Il richiamo alla  prima enciclica dedicata alla pace mi pare necessario in un mondo e in una Chiesa che sembrano avere poca memoria storica, dimenticando le prove e le testimonianze lasciate da chi ci ha preceduto nella fede e costringendo in tal modo a ricominciare ogni volta da capo.

Non posso nascondere che fra tutti i monumenti funerari esistenti in San Pietro forse il più bello è proprio quello di papa Benedetto XV, dovuto a Pietro Canonica: un sarcofago sostenuto da rami di ulivo, sopra di esso una bellissima statua del papa raccolto in preghiera di fronte ad un bassorilievo che rappresenta gli orrori della guerra, mentre in alto Maria tiene in braccio il  bambino Gesù che si sporge al di fuori con un grande ramo di ulivo in mano. Questo monumento ricorda a tutti quello che il papa aveva fatto nel corso della prima guerra mondiale per attenuarne le atrocità, intervenendo in tutti i modi possibili, per mettere in contatto le famiglie con i prigionieri, per organizzare soccorsi per gli ammalati e i feriti, ma soprattutto con i suoi ripetuti e angosciati appelli alla cessazione delle ostilità.

Che l’Europa unita e il mondo intero non conoscano più simili flagelli! Con i rinnovati e più fraterni auguri per un 2005 di serenità e di pace, vostro aff.mo
                                                                                           Don Giovanni Cereti

 

 


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L'ANGOLO DEL GOVERNATORE SECOLARE


CON NOI LA MADONNA DEI MIRACOLI

 

Il nostro cuore è dal 26 dicembre u.s. con le popolazioni del sud-est asiatico colpite dal terribile disastro che ha superato, per la sua dimensione e per gli effetti che ha causato, ogni immaginazione umana. La Confraternita ha provveduto immediatamente ad inviare un congruo e concreto aiuto a testimonianza della nostra accorata partecipazione e solidarietà
La vita continua! Desidero ora formulare per Voi tutti e per le vostre Famiglie il mio augurio più sincero affinché l’anno che ora comincia Vi riservi tanta auspicata serenità.
Ai Confratelli che sono stati riconfermati a far parte della Deputazione ed al neoeletto Confratello Romano Celsi vanno le nostre felicitazioni.
A mia volta desidero ringraziare tutti Voi per avermi concesso, ancora una volta, la vostra fiducia che interpreto come approvazione per quanto la precedente Deputazione ha realizzato nel proprio biennio di competenza.
La Confraternita ha iniziato l’anno con due significative iniziative che vogliono testimoniare la sempre rinnovata devozione alla Vergine Madre ed il ritorno alla originaria missione ospedaliera della Fondazione Meliaduce Cicala. che ci vuole sensibili ad erogare servizi nel sociale. 
Infatti abbiamo accolto con gioia nel nostro complesso, piccolo lembo della terra di Liguria in Roma, l’immagine della Madonna dei Miracoli, venerata a Moneglia, a ricordo del nostro compianto Confratello Padre Spiazzi che a Lei era particolarmente devoto. L’opera in ceramica, realizzata per noi dalla savonese Renata Minuto è, a mio avviso, quella che meglio testimonia l’eccellenza raggiunta da questa splendida artista ligure.
Infine è stato possibile rivitalizzare l’antica collaborazione con il “Fatebenefratelli” ospitando, a partire dal mese di gennaio, i “Corsi di profilassi ed umanizzazione alla nascita” e di formazione per conduttori di detto programma.
Sarà un modo concreto ed efficace per promuovere la difesa della Vita, della Genitorialità e della Famiglia. Di questo ritorno, auspicato da tempo, siamo particolarmente lieti e compiaciuti.
Tutti i Confratelli e gli Amici della Confraternita, che stanno divenendo sempre più numerosi, sono invitati a diffondere la conoscenza del nostro sito (
http://sgbg.interfree.it) che in pochi mesi ha già registrato circa 800 visitatori. Detto sito viene costantemente aggiornato (vi si potranno, fra l’altro, trovare tutti i numeri di questa nostra pubblicazione bimestrale nonché i Programmi di attività ) e costituisce la nostra finestra sul mondo della comunicazione telematica, mondo nel quale abbiamo ritenuto utile essere presenti per la diffusione della nostra immagine e della nostra missione.
Infine desidero rivolgermi agli Amici della Confraternita per invitarli, come già fatto in occasione della loro Festa dello scorso novembre, a partecipare attivamente e concretamente alla vita confraternale iniziando con il comunicare in Segreteria o direttamente al loro Delegato Confratello Gian Maria Villa Multedo (tel. 06.8845572) la loro disponibilità per i tipi di contributo che intendono offrire.
Con l’amicizia e la cordialità di sempre
                                                                                                       Alberto Urbinati


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LE GUIDE SI INCONTRANO IN CONFRATERNITA

INSIEME PER L'ETIOPIA

Il 22 febbraio un gruppo di Guide e Capo dell’AGI (Associazione Guide Italiane, confluita nell’AGESCI-Ass.Guide e Scout Cattolici Italiani-nel 1974) si è riunito nella sede della Confraternita per il tradizionale incontro della “Giornata del Pensiero”, dedicata all’amicizia fra le Guide e gli Scout di tutto il Mondo.
Anche quest’anno il pensiero del gruppo è stato rivolto in particolare allo scoutismo etiopico, che il gruppo romano sostiene con l’appoggio al progetto “HARAMBEE ETIOPIA” (“lavoriamo insieme per l’Etiopia”) promosso e attuato dalla Fondazione Brownsea di Bergamo con il supporto di altre associazioni scout e dell’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout.
Obiettivo prioritario di Harambee è promuovere l’autosviluppo attraverso azioni educative e iniziative di crescita comunitaria nel rispetto delle usanze, della dignità della persona e dell’esperienza della popolazione locale; i suoi interventi non sono di carattere assistenziale ma mirano al coinvolgimento della comunità con l’intento di prepararla a gestire in autonomia le attività realizzate. L’educazione e la formazione dei capi e dei ragazzi secondo il metodo scout vuole prepararli a servire il loro paese, inseriti coscientemente nelle sue problematiche. Perciò l’intervento prevede una partecipazione limitata di volontari e la condivisione con i locali in ogni fase del progetto.
Il referente del Progetto Etiopia, Ettore Frigerio, ha illustrato il lavoro svolto quest’anno a Gassa Chare, paese indicato dall’Associazione Etiopica per la creazione di un centro scout con caratteristiche tali da integrarsi nella vita del villaggio e diventare un luogo di incontro e di servizio.Le prime necessità emerse dalle richieste dei locali sono state la trivellazione di un pozzo e la costruzione di una rete di distribuzione idrica, importante sia dal punto di vista igienico-sanitario che da quello sociale, perché affrancherebbe le donne dall’onere della raccolta e del trasporto dell’acqua e darebbe loro la possibilità di partecipare a iniziative scolastiche ed educative. In secondo luogo è stato chiesto un’aiuto per la riforestazione di vaste aree depauperate per l’utilizzo non pianificato del legname per le costruzioni e la cucina.
Martino, uno scout del Clan Bergamo 3 che ha partecipato ad un campo sul posto ha presentato la sua esperienza personale e di gruppo nei rapporti con la popolazione, specialmente con i bambini, numerosissimi ed in maggioranza soli ed in situazione critica, perché orfani e perché la famiglia “allargata” tradizionale comincia a sfaldarsi.
In spirito di comunione con questi fratelli l’incontro è iniziato con una messa celebrata in rito alessandrino-etiopico (ma in italiano) da Abba Mehari, della Comunità Cistercense dei Santi Vincenzo e Anastasio di Roma, e Abbas Habteleul, del Collegio Etiopico. La liturgia risale all’introduzione del Cristianesimo nel IV° secolo ad opera di San Frumenzio, e prevede un continuo dialogo fra il celebrante, il diacono ed il popolo. Particolarmente intenso è stato verificare la coincidenza anche lessicale con il rito romano in tre momenti fondamentali: il “Credo” nella formula degli Apostoli, le parole della Consacrazione, il “Padre Nostro”.
Altro momento importante: la cena di amicizia. In spirito di povertà e solidarietà, ogni partecipante doveva portare solo solo un po’ di riso bollito, da condire con verdure e salse preparate da alcune volontarie. Ma queste erano tanto buone e abbondanti e la gioia di ritrovarsi così grande, che di cena “povera” non si può proprio parlare!
Grazie alla Confraternita per averci accolto.

Emilia Bagnasco Angiolino

 


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ITINERARIO MISTICO DI SANTA CATERINA

Il 16 febbraio per iniziativa della Congregazione della Madonna della Misericordia di Savona si è tenuta nella nostra sede la conferenza della Consorella Maria Luigia Ronco Valenti sul tema “L’ITINERARIO MISTICO E SPIRITUALE DI CATERINA FIESCHI ADORNO LA SANTA LAICA GENOVESE”. Dopo aver tratteggiato la figura della Santa nel contesto storico in cui è vissuta la Consorella ha ricordato episodi della sua vita che nella loro drammaticità hanno stimolato la sua devozione a Cristo e tracciato il suo cammino verso la santità.

La Consorella ha poi fatto un’acuta e approfondita analisi degli scritti di Caterina Fieschi raccolti dai suoi discepoli che rappresentano il suo testamento spirituale e il suo itinerario mistico, essi comprendono: “IL TRATTATO SUL PURGATORIO” e “IL DIALOGO TRA L’ANIMA IL CORPO E L’AMOR PROPRIO”.

La conferenza è stata molto apprezzata e seguita con interesse (vedi la pagina con le foto).

 

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QUESTI GLI APPUNTAMENTI NELLA NOSTRA CHIESA

Appuntamenti nella nostra chiesa per le prossime settimane:

  • venerdì 18 marzo: festa della Madonna della Misericordia, patrona della Congregazione femminile: alle ore 18 celebrazione dell’Eucaristia;

  • domenica 20 marzo: domenica delle Palme: ore 10.30, celebrazione della benedizione e della processione con le Palme, seguita dalla celebrazione dell’Eucaristia con la lettura della Passione;

  • mercoledì 23 marzo: ore 17.30 ritiro spirituale con meditazione del vangelo della Passione;

  • giovedì santo 24 marzo: ore 18 Messa in Coena Domini, seguita dall’esposizione solenne del Santissimo Sacramento (fino alle ore 23, e per tutto il venerdì santo);

  • venerdì santo 25 marzo: ore 18 celebrazione liturgica specifica del Venerdì santo;

  • Domenica di Pasqua 27 marzo: celebrazione dell’Eucaristia alle ore 8.30 e 11;

  • lunedì di Pasqua 28 marzo: ore 11 celebrazione dell’Eucaristia.

 


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- Il giornalismo cattolico genovese, con il nuovo anno, ha assunto un nuovo volto. Il “SETTIMANALE cattolico” è diventato “IL CITTADINO”.

IL CITTADINO
Settimanale cattolico di Genova

Nel 1975 il Card. Siri aveva voluto che la Chiesa genovese tornasse ad avere una sua stampa, come in passato, e diede incarico a Mons. Giulio Venturini di dare vita al “SETTIMANALE”, voce della Chiesa diocesana, che in 28 anni è sempre più cresciuto ed affermato.

Con il nuovo anno il n.1 del periodico di informazione, uscito il 16 gennaio 2005, si chiama “IL CITTADINO”,  Settimanale cattolico di Genova. Il “SETTIMANALE”  ha voluto riprendere il nome di una vecchia testata: gloriosa sarebbe stata se si fosse chiamato “IL NUOVO CITTADINO”. E’ stata la testata, questa, di un quotidiano che, con i Cardinali Minoretti prima e Boetto dopo, non si è mai piegato ad alcuna prepotenza per difendere i valori cristiani. La sua voce, dopo lungo silenzio, riprese il 25 aprile del 1945 quando Genova venne consegnata, libera, al Card. Boetto.

Al nuovo settimanale il più caloroso augurio “ad maiora”!    

  • Nel salone d’onore di Palazzo Spinola, sede della Provincia di Genova, con la presentazione del libro di Susanna Calissano “l’Operaio Ligure e la FOLC, tra impegno sociale e memoria” sono stati ricordati 120 anni di storia de “L’Operaio Ligure”, il giornale della Federazione Operaia Cattolica Ligure. Una storia religiosa e civile della città di Genova. In quest’opera si incontrano e si mettono in rilievo personaggi illustri, spesso ingiustamente dimenticati, che hanno “pilotato” quel movimento cattolico che si ispirava alla “Rerum Novarum” di Leone XIII.

  • L’opera della Calissano spazia dalle libertà costituzionali concesse nel 1948 da Carlo Alberto alla fondazione delle prime Associazioni operaie, alla prima Società Operaia Cattolica del 1854, fino alle Confraternite, che fanno della Chiesa genovese una fucina di iniziative sociali.
    Alla presentazione del libro di Susanna Calissano erano presenti, con il Presidente della Provincia Repetto, Mons. Carlo Caviglione, Direttore dell’”Operaio Ligure” e Mons. Molinari, assistente federale, che ha portato il saluto del Cardinale.

- Il Nostro “Lunaio” ha voluto dare questa volta tutto il suo spazio a due avvenimenti veramente storici che lo meritavano e che danno il tono a tutto il “Lunaio”. Al prossimo numero la cronaca di altri avvenimenti che non “scappano” al Bacciccia.  

 

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ZEUGHI D'AEGUA

Zêughi d'aegua
che pan
feûgge d'argento,
ramme d'Arvî
ingarbûggiae de stelle
vegnan da-õ-çe
da-i-teiti da Liguria
a desghêuggiàse a fin
int'ûn "fiordo" de mâ
ch'õ cianze blêu.

Memöia sõttovõxe
d'aeghe e schêuggi.

Sandra Cirani