indietro |
6 settembre 2015 |
||
XXIII
Domenica del tempo ordinario
|
|||
dal Vangelo secondo Marco (7,31-37)
In quel tempo, Gesù, di ritorno dalla regione
di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in
pieno territorio della Decàpoli.
|
|||
COMMENTO Questo miracolo è narrato soltanto
dall’evangelista Marco. E’ compiuto da Gesù in un territorio pagano
(la Decapoli). In questa terra pagana egli aveva guarito la donna
siro-fenicia (cf. Mc 7,24-31) ed in essa compirà il miracolo della
seconda moltiplicazione dei pani ( cf. Mc 8,1-10). Ciò evidenzia che
la salvezza portata da Gesù non è soltanto per gli ebrei, ma anche
per i pagani: nessuno ormai è estraneo ad essa. RIFLESSIONE Il miracolo del sordomuto ci riguarda
personalmente. Nel giorno del battesimo ci sono stati fatti gli
stessi gesti compiuti da Gesù sul sordomuto. Nel rito del battesimo
dei bambini il celebrante dice: “Il Signore Gesù che fece udire i
sordi e parlare i muti, ti conceda presto di ascoltare la sua parola
e di professare la tua fede, a lode e gloria di Dio”. Nel rito per
gli adulti il ministro adopera la stessa parola di Gesù: «Effatà» e
la spiega: “Effatà, cioè apriti, perché tu possa professare la tua
fede a lode e gloria di Dio”. Nel battesimo abbiamo ricevuto la
capacità di ascoltare la parola di Dio e di annunziarla agli altri.
E’ un compito che ci coinvolge personalmente e continuamente. |
|||
Loda il Signore, anima mia.
|