In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io
vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo
sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti
in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se
uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le
spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo
nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che
vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli;
egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui
giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale
ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il
saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non
fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto
il Padre vostro celeste».
RIFLESSIONE
Nel brano evangelico odierno Gesù continua la contrapposizione tra
l’antica legge e la nuova legge che egli è venuto ad annunziare e a
testimoniare.
Le due contrapposizioni che oggi Egli ci presenta sono incentrate
sull’amore.
Nell’Antico Testamento vi era il precetto – l’abbiamo ascoltato nella
prima Lettura tratta dal libro del Levitico: “ Non coverai nel tuo cuore
odio contro il tuo fratello … Non ti vendicherai e non serberai rancore
contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso.
Io sono il Signore “ (Lv 19,1-2.17-18).
Gesù sviluppa questo precetto dato a Mosè con una contrapposizione che
stupisce ed appare irrealizzabile: “ Avete inteso che fu detto “occhio
per occhio e dente per dente“, ma io vi dico di non opporvi al maligno,
anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche la
sinistra”. Gesù abolisce la cosiddetta legge del taglione; capovolge
questa prassi con la legge della non violenza. Vuole eliminare lo stesso
concetto di nemico. La violenza produce violenza: è una catena infinita.
Gesù ci invita a spezzarla. Ci domanda di non applicare agli altri
quello che noi abbiamo subito. Ci dice “ amatevi altrimenti vi
distruggete”.Certamente Egli non vuole abolire i tribunali dove bisogna
curare con verità la giustizia umana; ma ci invita a testimoniare la
forza più grande dell’amore, di modo che si possa evitare anche il
ricorso ai tribunali.
Anche nella seconda contrapposizione Gesù richiama la forza dell’amore:
“Avete inteso che fu detto “Amerai il tuo prossimo ed odierai il tuo
nemico”, ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri
persecutori, perché siate figli del Padre vostro che fa sorgere il sole
sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli
ingiusti. Infatti se amate quelli che e vi amano, quale merito ne avete?
Non fanno così anche i pubblicani. E se date il saluto soltanto ai
vostri fratelli che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i
pagani?”Gesù conclude proponendo : “Siate voi dunque perfetti come è
perfetto il Padre vostro celeste”.
Quello che Gesù ci domanda ci appare al di
là delle nostre forze. Ma Egli ci dice chiaramente che in questo modo
nuovo modo di comportarci non siamo soli. E per farcelo comprendere ci
indica l’esempio del Padre che ama tutti alla stessa maniera: fa sorgere
il sole sopra i malvagi e sopra i buoni; fa piovere sopra i giusti e
sopra gli ingiusti. Il Padre ci darà la capacità di realizzare ciò che
sembra impossibile alle nostre capacità. Possiamo amare con la stessa
generosità di Dio, se ogni giorno gli chiediamo: “ Signore donaci un
cuore nuovo”. |