In quel tempo, molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato,
dissero: “Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo? ”. Gesù,
conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo
mormoravano, disse loro: “Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio
dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne
non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. Ma vi
sono alcuni tra voi che non credono”. Gesù infatti sapeva fin da
principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo
avrebbe tradito. E continuò: “Per questo vi ho detto che nessuno può
venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio”. Da allora molti dei
suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui. Disse
allora Gesù ai dodici: “Forse anche voi volete andarvene?”. Gli rispose
Simon Pietro: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna;
noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.

COMMENTO
Le parole di Gesù sconvolgono molti dei suoi discepoli. Finora erano
stati i Giudei a non accettare il suo discorso. Adesso anche i discepoli
non riescono a comprendere il suo linguaggio. Gesù capisce che le sue
parole sono uno scandalo. Egli accetta lo scandalo e fa intravedere che
in lui si realizzeranno delle realtà ancora più scandalizzanti: “Questo
vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era
prima?”. Davanti all’incomprensione dei suoi discepoli Gesù richiama una
rivelazione ancora più grande: la sua ascensione. Proprio l’ascensione
lo rivela in modo completo. Nell’ascensione la sua origine di Figlio
diventa chiara: egli ascende dove era prima. È quest’evento finale che
dà pienezza alla rivelazione del mistero di Gesù.
Gesù precisa che chi ragiona secondo sole categorie umane non può
comprendere le sua parole sull’Eucaristia; infatti il ragionare secondo
“la carne non giova a nulla”. E’ lo Spirito che fa comprendere le sue
parole che sono spirito e vita, parole che portano alla vita.
Ma accanto alla reazione negativa di alcuni discepoli l’evangelista
Giovanni ci descrive la reazione positiva dei dodici apostoli. Gesù
chiede loro: “Forse anche voi volete andarvene?”. La domanda non è
soltanto una provocazione, ma anche un invito alla decisione, vale dire
a prendere una decisione o per Gesù o contro di lui. La risposta di
Pietro riconosce in Gesù l’unica fonte di salvezza: “Tu hai parole di
vita eterna” e lo proclama “ il Santo di Dio”. Pietro e gli altri
apostoli hanno creduto e riconosciuto. Hanno deciso di essere dei
credenti.
RIFLESSIONE
La domanda di Gesù: “Forse anche voi volete andarvene?” è rivolta anche
a noi. La tentazione di lasciarlo, di fare a meno di lui, del suo dono
eucaristico è presente nella nostra vita di cristiani, oggi
particolarmente in cui tanti idoli, tante parole umane cercano di
allontanarci da lui. Anche noi come Pietro vogliamo professare la nostra
fede, deciderci ogni giorno per Gesù.
Invochiamo lo Spirito Santo perché ci aiuti a comprendere Gesù, a
penetrare e gustare il dono del suo corpo e del suo sangue.
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