In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora
da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità,
perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi
annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo
annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto
che prenderà da quel che è mio e ve l'annunzierà».

COMMENTO
La festa liturgica della Santissima Trinità ci invita a contemplare
Dio nel suo mistero di Dio Uno - Trino, a vederlo coinvolto in una
comunione di amore con l’uomo.
La liturgia odierna ci propone un brano del Vangelo di Giovanni, che
tratta alcuni aspetti della missione specifica dello Spirito Santo e che
allo stesso tempo ci immette nella profondità e bellezza del mistero
trinitario, in cui Padre,Figlio e Spirito Santo sono protesi a rivelarsi
all’uomo.
Il brano pone l’accento sulla missione di insegnamento affidato allo
Spirito Santo.
Gesù ha detto tutto ai suoi discepoli durante la sua vita trascorsa con
loro; ha comunicato tutti i segreti di Dio; Egli infatti è la piena
rivelazione del Padre. Essi però non sono ancora in grado di
comprenderla a fondo “ per il momento non siete capaci di portarne il
peso”. Sarà lo Spirito Santo a renderli idonei. Lo Spirito che è
chiamato “Spirito di verità” spiegherà loro: “la verità tutta intera”;
li guiderà alla piena verità di tutto quello che Gesù ha detto. Egli non
parlerà da sé, di sua propria autorità; non ha una dottrina sua propria:
riceve da Gesù ciò che annunzierà ai discepoli.
Compito dello Spirito sarà anche quello di annunziare “le cose future”.
Non si tratta di una rivelazione circa eventi futuri. L’annunzio delle
cose future consiste nell’interpretazione di quello che Gesù ha detto
allo scopo di metterlo in rapporto con ogni generazione futura.
L’insegnamento di Gesù è destinato a tutti gli uomini di qualsiasi tempo
e luogo. E’ compito dello Spirito Santo far comprendere il suo
significato per ogni momento storico, per il tempo di ogni generazione.
Un’altra missione è affidata allo Spirito Santo: glorificare Gesù. Gesù
ha glorificato il Padre rivelandolo agli uomini. Lo Spirito rivelando
Gesù agli uomini lo glorifica.
RIFLESSIONE
Nella prospettiva del brano evangelico comprendiamo che la Solennità
della Trinità è festa di contemplazione del mistero di Dio, di
adorazione, di ringraziamento: oggi eleviamo l’inno di lode al Dio Uno -
Trino. E’ festa nella quale prendiamo sempre maggiore coscienza che il
mistero della Santissima Trinità è il mistero centrale nella nostra vita
di cristiani. La Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, è
protesa verso ciascuno di noi, si rivela a ciascuno, opera dentro di
lui.
Il segno della croce che compiamo è un gesto di culto alla Santissima
Trinità. Le parole che pronunziamo: “Nel nome del Padre, del Figlio e
dello Spirito Santo” sono la proclamazione della nostra fede nella
Trinità divina.
Il segno della croce ci richiama l’amore infinito di Dio manifestato in
modo totale nella passione e morte di Gesù sulla croce. Con questo
gesto, che dobbiamo compiere spesso durante la giornata, ravviviamo la
nostra fede cristiana e ci ricordiamo dell’impegno con il quale dobbiamo
viverla nella situazione concreta di ogni giorno.
Il segno della croce è un gesto che ci protegge contro ogni forma di
pericolo.
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O Signore, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?
(Salmo
8)
[Testi tratti dall'Archivio generale
in dotazione] |
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